ELVIRA RACCONTA
Nuvolari alla Targa Florio del 1932
08 febbraio 2018
Guidava gesticolando, fischiettava, cantava e batteva il fianco della macchina come un fantino incita il cavallo.
Non è possibile di parlare di competizioni o di raccontare la storia dell’Alfa Romeo senza evocare la prestigiosa figura di colui che resta il miglior pilota di tutti i tempi: Tazio Nuvolari.
La folla dei curiosi cominciò a chiamarlo presto “Nivola” o “Nuvola” perché quando era al volante la sua vettura smetteva di essere un mezzo meccanico e diventava docile come un puledro.
Guidava gesticolando, fischiettava, cantava e batteva il fianco della macchina come un fantino che incita il cavallo.
Alla Targa Florio del 1932, Nuvolari era accompagnato dal giovane meccanico Mambelli detto “il morino” il quale fece tutta la gara rannicchiato sotto il cofano della vettura .
Prima della partenza Nuvolari gli aveva consigliato di buttarsi sotto il cruscotto ogni qualvolta avesse urlato per l’approssimarsi di una curva pericolosa.
Alla fine della corsa, Mambelli dichiarò di non aver visto nulla essendo rimasto in quella posizione per tutta la gara perché Tazio non aveva mai smesso di urlare.
Nella foto, l’arrivo di Nuvolari che vinse su Alfa Romeo 8C 2600 Monza accontentando Gabriele D’Annunzio che gli aveva detto:
“Attendo un telegramma sul quale non ci siano che queste parole:
“Ho vinto. Tazio”
Elvira Ruocco Memoria storica dell’Alfa Romeo grazie alla sua ultra ventennale esperienza presso il Centro di Documentazione Storica Alfa Romeo, è entra a far parte del team del Museo e nella rubrica “Elvira Racconta” condividerà curiosità e aneddoti che non si conoscono o non si ricordano. Ripercorreremo insieme a lei la leggendaria storia dell’Alfa Romeo.