E’ on line da mercoledì 24 giugno il nuovo sito del Museo Fratelli Cozzi, completamente rinnovato nella veste grafica e nei contenuti. Informazioni, curiosità, eventi e percorsi condivisi con aziende, scuole e università sono ora più accessibili grazie al nuovo concept grafico ideato e curato da Andrea Cairati che ha reso più emozionante e intuitiva la navigazione.
Ma c’è di più: il nuovo sito nasconde un “cassetto prezioso” che custodisce l’ARCHIVIO consultabile on line!
Abbiamo lavorato per oltre due anni per trasformare la preziosa collezione di materiali e documenti che Pietro Cozzi ha conservato per tanti anni, in un archivio organizzato e facilmente accessibile. Parte di questo materiale è stato reso disponibile anche on line per condividere con il pubblico sapere e passione. Grazie a Marta Bianchi, archivista professionista che ha proceduto all’organizzazione, che con il suo al grande lavoro ha permesso di organizzare, digitalizzare e catalogare il materiale d’archivio e al fotografo Francesco Morello per il lavoro di digitalizzazione del materiale fotografico. Un sentito ringraziamento anche a FIDEURAM, main sponsor del museo che ci affianca e sostiene da sempre.
“Sarà disponibile al pubblico?”, ci chiederete e siamo felici di darvi una risposta affermativa. I file a disposizione sono migliaia e, grazie alla digitalizzazione e a una metodica organizzazione dei contenuti, oggi sono direttamente accessibili oltre 1000 fotografie e i 300 poster di comunicazione che arricchiscono la collezione delle 60 Alfa Romeo presenti al Museo. E’ inoltre possibile sfogliare gli elenchi della documentazione custodita e, una volta trovati i contenuti desiderati, studenti, ricercatori e giornalisti potranno contattare lo staff del museo per prendere visione del materiale direttamente nel Cozzi.Lab, “il cervello del museo”.
Questo è il regalo che abbiamo voluto condividere con il pubblico che continua a dimostrare grande amore per lo storico marchio del Biscione in tutte le latitudini. Ad oggi, i nostri visitatori sono giunti da 25 Paesi e i follower del web abbracciano tutti i continenti.
Sono molte le persone che dobbiamo ringraziare per il raggiungimento di questo traguardo, a partire da Cristiano Animosi e Simone Merli di Codex per la realizzazione dell’archivio on line. Un doveroso e sentito ringraziamento va anche a tutte le aziende e alle persone che, organizzando un evento al Museo, hanno sostenuto il lavoro di digitalizzazione e di archiviazione.