di che colore la desidera?
12 settembre, 2022
Oggi le automobili si configurano digitalmente, ma c’è stato un tempo in cui il colore della carrozzeria si sceglieva sui cataloghi
Rosso Alfa, Rosso Etna, Ocra Lipari, Verde Quadrifoglio…
Sono diversi i colori che, nell’immaginario comune, si associano alle automobili Alfa Romeo: alcuni sono davvero particolari e poco conosciuti, come il Blu Montecarlo delle GTV e delle Brera, mentre altri sono oggi molto comuni ma sono stati un tempo all’avanguardia, come il Grigio Perla della 156.
Oggi scegliere il colore dell’automobile – interni compresi – è un’azione che molti fanno su Internet. Basta un configuratore della concessionaria o della casa madre per vedere subito una riproduzione realistica dell’auto con il colore desiderato.
Eppure, c’è stato un tempo in cui la scelta del colore e delle finiture poteva essere fatta solo su cataloghi contenenti i provini colore e campioni di tessuti di ogni genere e tinta.
Il fondatore del Museo Pietro Cozzi ne ha visti passare parecchi durante gli anni passati nella sua concessionaria: poteva forse non averli conservati?
Grazie alla sua lungimiranza oggi possiamo sfogliarli: seguici ancora una volta nell’archivio del Cozzi.Lab!
Eccoci qui negli archivi segreti del Cozzi.Lab, dove conserviamo i manuali tecnici e i cataloghi dei pezzi di ricambio e i provini colore di tantissimi modelli di automobili Alfa Romeo.
Dal passato riemergono faldoni suggestivi, come questi cataloghi di rivestimenti interni della 145 e della 146 datati 1997: i tessuti si potevano toccare con mano, cosa che oggi è possibile ma non scontata (vista l’alternativa della configurazione online).
Anche il catalogo dell’Alfa 156 è stato perfettamente conservato: il velluto blu ha sfidato i decenni e testimonia ancora oggi la qualità dei tessuti Alfa Romeo.
Infine abbiamo trovato un catalogo davvero speciale: grazie al raccoglitore ad anelli era possibile sovrapporre le silhouette delle automobili ai campioni colore per provare infinite combinazioni.
Guarda il video! Geniale, no?