PORTELLO, UN PEZZO DI STORIA
27 maggio, 2021
ricordi i guardiani del portello? ecco come è finita la vicenda e come abbiamo portato un pezzo di storia al museo
Vi abbiamo già raccontato de “I Guardiani del Portello” che da tempo ormai si adoperano per mettere in salvo ciò che rimane dello storico stabilimento Alfa Romeo del Portello tra via De Gasperi e via Serra a Milano. Questo gruppo di amici, a cui abbiamo anche noi aderito, si era rivolto all’Amministrazione di Milano e alla società proprietaria dell’area per chiedere che il muro di cinta, la guardiola e il vecchio cancello metallico non venissero demoliti a causa di un intervento di sistemazione paesaggistica.
Grazie ai Guardiani il portone del vecchio stabilimento non è stato buttato ma è stato spostato (ora è a casa degli amici di Alfa Blue Team): l’idea di fondo è restaurarlo e farlo diventare parte del nuovo parco, dove sarà un monumento alla memoria del grande passato dell’Alfa Romeo.
Noi siamo molto contenti di questo risultato e non possiamo che ringraziare i Guardiani per l’instancabile lavoro e dedizione per la causa!
Purtroppo, mentre il portone in ferro è stato salvato, il muro di cinta e la guardiola sono stati demoliti: impossibile conservarli, poiché il piano degli interventi prevede il passaggio di una grossa conduttura sotterranea che non poteva essere in alcun modo deviata per via dello sviluppo urbanistico circostante.
Siamo andati a fotografare la cinta e la guardiola del portello prima che venissero abbattuti
il lavoro dei guardiani del portello è stato fondamentale per salvare almeno il portone metallico
l’idea è quella di restaurare il cancello metallico e collocarlo nel parco verde che verrà creato nell’area, come un monumento in ricordo dello stabilimento alfa romeo al portello, realtà industriale importante per la città di milano
Cosa potevamo fare noi, come Museo?
Non potevamo certo ricostruire il muro di cinta e la guardiola mattone per mattone nel nostro spazio espositivo (perlomeno, non senza il parere dei nostri mitici architetti Gabriele e Oscar Buratti!) e quindi abbiamo deciso di accogliere al museo almeno uno di quei mattoni.
La nostra direttrice Elisabetta è andata direttamente sul luogo delle demolizioni (grazie all’invito di Gianluca Rovero del Registro Italiano Giulia) e ha portato a Legnano un mattone del muro di cinta e un bullone dei binari, poi li ha sistemati in una teca trasparente con una targa descrittiva (donata al museo da Rovero insieme al Registro Italiano Giulia) nel nostro Cozzi.Lab, il cervello e archivio del Museo Fratelli Cozzi.
Un pezzo di storia della grande Anonima Lombarda Fabbrica Automobili a Milano Portello è diventato parte della nostra collezione: vieni a vederlo?