Dopo averlo incontrato, l’Alfa non fu più “Anonima”. Oggi Elvira Racconta la storia di un grande uomo: Nicola Romeo
Nella storia dell’Alfa Romeo, l’ingegnere napoletano ha avuto un peso determinante. Nonostante un inizio promettente, l’A.L.F.A. (Anonima Lombarda Fabbrica Automobili) entrò in crisi alla vigilia della prima guerra mondiale, tanto che il 28 settembre 1915 fu posta in liquidazione.
Fu salvata dalla Banca di Sconto che possedeva la maggioranza delle azioni e la passò alla “Accomandita Semplice ing. Nicola Romeo & C.” il 2 dicembre dello stesso anno decretando lo storico matrimonio.
Nicola Romeo con la Moglie Angelina, nella foto gentilmente concessa da Giuseppina Maglia.
Alla fine della guerra fu complicato e laborioso ritornare alla produzione civile dopo aver costruito proiettili per artiglieria , ma anche in questa occasione l’ingegner Romeo dimostrò il suo talento d’imprenditore riavviando la produzione automobilistica.
Un’altra conferma della lungimiranza di Nicola Romeo venne dall’impulso che egli seppe dare all’attività sportiva. Le Alfa Romeo vincevano gare prestigiose, ma quello a cui lui mirava era il successo nel Campionato del Mondo. E arrivò anche il trionfo iridato nel 1925, con la P2 progettata da Vittorio Jano.
A dicembre dello stesso anno, la S.A. Ing. Nicola Romeo &C si sciolse. Direttore generale fu nominato Pasquale Gallo mentre a Nicola Romeo, per compensarlo dalla parziale estromissione, fu offerta la carica di presidente, carica che conservò fino al 1928 anno in cui si trasferì nella sua villa di Magreglio, sopra il lago di Como, dove visse i suoi ultimi anni di vita e dove si spense il 15 agosto 1938.
Elvira Ruocco Memoria storica dell’Alfa Romeo grazie alla sua ultra ventennale esperienza presso il Centro di Documentazione Storica Alfa Romeo, è entra a far parte del team del Museo e nella rubrica “Elvira Racconta” condividerà curiosità e aneddoti che non si conoscono o non si ricordano. Ripercorreremo insieme a lei la leggendaria storia dell’Alfa Romeo.