PASSIONE

MotorShow, un’avventura da vivere

15 dicembre 2017

Chi ama il motorsport incontra dal vivo le figure che hanno popolato i suoi sogni, come la splendida Alfa Romeo che vinse il DTM nel 1993 o la Dallara Indycar allo stand di Motor Legend Festival, le tre splendide Lancia di R&D Management, le Audi e Porsche del RIVS – Registro Italiano Veicoli Storici, le Ferrari della CEA, il Museo Fratelli Cozzi, la Collezione Vespa Mauro Pascoli, il Museo Ferruccio Lamborghini, il Museo Nicolis…

280.000 visitatori, pari a un +20% rispetto all’edizione del 2016. Il rilancio del MotorShow sotto la guida di Rino Drogo, ha centrato pienamente l’obiettivo di riportare al centro dello show la passione per i motori: dalle due alle quattro ruote, dalle ultime proposte dell’automotive, alle vetture che hanno fatto la storia della competizione. Tutto il fascino e la passione dei motori racchiusi in un’unica esperienza.

 

Fonte MotorShow

Per noi del Museo Fratelli Cozzi il MotorShow è stata un’avventura iniziata quando, in una caldissima giornata di luglio Rino Drogo è arrivato al nostro Museo e ha scelto tre delle nostre “piccole” per essere portate a Bologna: la Giulia TI Super, la Formula Alfa-Boxer e la 155 del record di velocità. Un’occasione che abbiamo accolto con entusiasmo e vissuto con grande partecipazione.

Ci siamo chiesti come coinvolgere gli appassionati durante i dieci giorni di apertura (nove di apertura al pubblico e uno di apertura per stampa e addetti ai lavori) e abbiamo messo insieme tutte le nostre idee creando il format #AutoRadio: racconta la tua storia alfista, in partnership con Radio Punto.

Sono stati molti gli appassionati che si sono lasciati trasportare dall’emozione e hanno raccontato pagine di storia italiana, attraverso i racconti di viaggi e di volti che erano in qualche modo legati ad Alfa Romeo. La Giulia rossa, trascinata via dalle acque dell’Arno in quel tragico novembre 1966, le prime guide con l’Alfa di papà, l’auto del nonno raccontata a piccoli alfisti di domani, racconti declinati in ogni accento italiano, per una passione che disegna un Paese.

Abbiamo voluto cogliere l’occasione anche per visitare la splendida città di Bologna. Distante soli 59 minuti di treno da Milano e, paradossalmente, più sconosciuta  di città più lontane.  Con la logica del marketing territoriale e dell’indotto, ci siamo candidate come attente osservatrici di monumenti, luoghi suggestivi (come quelli legati a Lucio Dalla) e fini intenditrici di prodotti enogastronomici locali. Un duro lavoro al quale ci siamo sottoposte per onorare il diritto di cronaca a noi così caro (vi abbiamo convinto?)

“Ho provato un grande orgoglio entrando al Motor Show e condividendo il mitico pad. 21 con nomi come Lamborghini, Ferrari.  E’ stato commuovente vedere l’emozione che la “Gioconda” ha riportato alla memoria. Tutti sospirando ripetevano:  “La Giulia è sempre la Giulia” (Elisabetta Cozzi).

“La Giulia è sempre la Giulia”