IL ROSSO PROMETTE SORPRESE: GLI ARCHITETTI BURATTI PER MUSEOCITY 2022
18 marzo, 2022
HAI PRESENTE L’EFFETTO WOW? NASCE DA UN PROGETTO, QUELLO FIRMATO DAGLI ARCHITETTI BURATTI: SCOPRILO CON NOI
Della rassegna MuseoCity amiamo molto il fatto che, cambiando tema a ogni edizione, ci permette di valorizzare e mettere il focus su alcuni aspetti inediti o poco esplorati del Museo.
Ad esempio: quando si parla di musei, chi pensa alla loro struttura? Fatta eccezione per alcuni musei che raggiungono in fama le collezioni per la loro architettura – vedi i musei Guggenheim, ad esempio, o il Judisches museum di Berlino dove addirittura la struttura è protagonista – solitamente chi visita un museo lo fa per vedere i quadri o gli oggetti esposti.
Il nostro Museo, invece, deve moltissimo alla struttura: senza di essa la collezione di automobili non sarebbe valorizzata e noi non potremmo ottenere quello che ormai chiamiamo ufficialmente “L’effetto wow”.
Tutta questa premessa serve a raccontarvi il bellissimo evento del 6 marzo al Museo: per MuseoCity2022, a tema “Le stanze dell’arte”, abbiamo avuto con noi gli architetti Gabriele e Oscar Buratti, cioè gli ideatori del percorso espositivo e della struttura del Museo Fratelli Cozzi.
Il focus della rassegna era, appunto, dedicato agli edifici pubblici e privati che ospitano le collezioni e gli archivi dei musei, perciò abbiamo voluto per una volta concentrare il tour sul “guscio” del Museo e invitare gli studenti delle scuole di Architettura del territorio.
UN MUSEO DAL CUORE ALFISTA
Come è andata? Beh, meravigliosamente.
Gli architetti Buratti hanno guidato gli ospiti attraverso la struttura, spiegando l’origine dell’idea di dividere il racconto del Museo in tre fasi distinguibili dai colori:
- Il bianco dell’edificio esterno, che emerge con forza dal tessuto urbano
- Il rosso, emozionante e carico di passione, colore simbolo di Alfa Romeo ovviamente
- Il nero, prezioso e avvolgente, circonda le automobili e le fa brillare come fossero gioielli
UNA DELLE ISPIRAZIONI VISIVE PER GLI ARCHITETTI
Per non parlare della scelta di presentare le automobili su un pavimento organizzato come un manto stradale con le strisce bianche di mezzeria: qui si trovano le spider, sfalsate come se fossero idealmente in movimento sulla carreggiata, mentre ai lati si trovano parcheggiate le berline da un lato e le coupé dall’altro. Il tutto su tre navate, come in una cattedrale.
La cattedrale del design e del Made in Italy.
“Come Museo abbiamo da sempre l’ambizione di coinvolgere e creare uno scambio con mondi differenti, non solo con il mondo delle automobili – dice la direttrice Elisabetta Cozzi -. Questo ci è possibile anche grazie al prezioso lavoro delle associazioni di cui facciamo parte: MuseoCity, quest’anno, ci ha dato l’occasione di parlare di un aspetto per noi molto importante che è il contenitore del museo, tanto importante quanto il contenuto. Proprio perché una struttura così pensata è in grado di amplificare, valorizzare, ancor meglio condividere la passione per le nostre Alfa Romeo”.
Come è stato ben descritto nell’articolo di “Abitare” uscito nel 2015, anno di inaugurazione del Museo, “L’opera di Gabriele e Oscar Buratti ha creato un sodalizio speciale fra l’architettura e il design, fra il mondo dell’automobile e lo spazio di un ex magazzino degli anni Cinquanta trasformato in uno scenario suggestivo, capace di dare voce a una storia carica di emozioni nella quale le automobili sono protagoniste e sfilano come in una carrellata di ricordi che lega il passato al presente”.
Abbiamo, infine, avuto il piacere di accogliere tra gli ospiti all’evento anche Antonella Andriani, vicepresidente Adi, Giacomo Bertolazzi, coordinatore Ied Design, Elena Brusa Pasquè, presidente Ordine Architetti Varese, Giacomo Manzoni, presidente Fondazione Manzoni (Pio Manzù), Eugenio Guglielmi, docente dell’Università di Architettura di Firenze
e molti altri esponenti del mondo del design e dell’architettura.
Ti abbiamo incuriosito?
Se vuoi approfondire i lavori degli architetti Gabriele e Oscar Buratti clicca qui.
UNA DELLE ISPIRAZIONI VISIVE PER GLI ARCHITETTI