Il NUOVO Quadrifoglio 1991
10 maggio, 2022
“Pronto, chi parla?”.
Il primo luglio del 1991 il mondo si accingeva a diventare quello che conosciamo ora: veniva creato infatti quel giorno il primo servizio di telefonia commerciale basato su GSM e il 6 agosto dello stesso anno un certo Tim Berners Lee mette online il primo sito web: è nato il World Wide Web, Internet diciamo.
Non solo comunicazione: il 1991 è anche l’anno della fine dell’Unione Sovietica – un tema purtroppo molto attuale – dei primi grossi sbarchi di profughi in Italia dall’Albania e della fine della Guerra del Golfo.
È, anche, l’anno della morte di Freddie Mercury.
Il bello di avere un archivio fornito come il Cozzi.Lab è che ci permette di viaggiare letteralmente nella storia attraverso i giornali conservati nel corso degli anni da Pietro Cozzi, fondatore del Museo.
Immergiamoci allora tra le pagine del Nuovo Quadrifoglio 1991.
Pronti, partenza, via!
“Se le mandassimo al peso si vedrebbe che le vere Superleggere sono le mie!” Zagato citato da Angelo Tito Anselmi
“lo faremo con mano leggera, dando cioè alla fantasia e all’immagine ruoli predominanti”
ettore massacesi, parlando della rinascita de il quadrifoglio”
L’EBBREZZA DEL SALE
Il primo numero del trimestrale dell’Alfista si apre con una super sorpresa per noi appassionati del Museo Fratelli Cozzi.
Gianni Marin ci porta, infatti, sul lago salato di Bonneville (Utah) dove nell’autunno del 1990 l’Alfa 164 Sport ha stabilito il nuovo record di velocità di classe.
Perché queste pagine ci emozionano?
Perché sullo stesso lago, nel 1992, un’Alfa 155 Q4 modificata appositamente e portata a 365CV ha conquistato il record di velocità per la categoria G/PS sfrecciando sul lago salato a quasi 300 km/h.
Esatto: la stessa 155 Q4 che trovi nel nostro Museo! Anche lei guidata da Marin, allora direttore della rivista Gente Motori.
PLASMATA DALL’UOMO
Oggi siamo praticamente circondati da oggetti fatti di plastica o materiali simili, e negli anni Novanta la società da questo punto di vista non era poi così differente.
L’articolo a firma di Enrico Castruccio si concentra però sulla plastica “d’epoca” e cioè sui primi oggetti in materiali sintetici (bachelite, acrilico, resina ureica) diventati ormai oggetti di modernariato e di culto.
Alcuni sono davvero bellissimi!
LE ALFA ROMEO DEI CARROZZIERI DEL PASSATO
Sempre a firma di Angelo Tito Anselmi l’articolo dedicato alle carrozzerie storiche Alfa Romeo e in particolare delle carrozzerie che vestirono le vetture della Casa del Portello.
Nel 1991 l’articolo è dedicato alla Superleggera Touring, con una bella frase attribuita a Ugo Zagato:
“Se le mandassimo al peso si vedrebbe che le vere Superleggere sono le mie!”
Secondo Anselmi, infatti, Zagato avrebbe provato qualche gelosia visto che quasi tutte le vittorie alla Mille Miglia dell’Alfa Romeo ottenute tra il 1932 e il 1947 sono state conquistate da auto con le carrozzerie Touring.
METAMORFOSI DEL VENTAGLIO
Per la sezione “costume”, visto che fa caldo, abbiamo scelto di parlare dell’articolo che tratta la metamorfosi del ventilatore, dai primi modelli di fine Ottocento a quelli più moderni e funzionali di fine Novecento.
Il dettaglio che preferiamo? Le pubblicità d’epoca!
IL BREVE VOLO DELL’ALA SPESSA
Se diciamo “Ala spessa”, a cosa pensi?
Stiamo parlando della versione speciale della 6C 2500 pensata per i rettilinei della Litoranea libica e poi diventata una “vettura sperimentale” per un avanzato sistema di iniezione del carburante.
Se sei davvero appassionato potresti averla vista in qualche fotografia della Mille Miglia 1940!
Anche per questo mese è tutto: il prossimo appuntamento ci porterà dritti nel 1992!