Il NUOVO Quadrifoglio 1983
15 settembre, 2021
Dieci anni dopo lo stop alle rotative, il trimestrale dell’Alfista Il Quadrifoglio torna in una versione completamente rinnovata, e non solo nella grafica.
In un decennio il mondo è cambiato molto e rapidamente, lo si vede sia dallo stile degli articoli sia dal tema degli stessi, sia dalle scelte fotografiche sia dal concept grafico.
Insomma, l’archivio dei Quadrifoglio ospitati nel Cozzi.Lab ancora una volta diventa il testimone di un’epoca – anzi, di più epoche – grazie all’amorevole cura con cui il nostro fondatore Pietro Cozzi ha conservato ogni più piccolo documento.
Iniziamo insieme il viaggio negli anni Ottanta, accompagnati dai nostri Quadrifoglio!
“Il Quadrifoglio giunge infatti all’Alfista a casa sua, entra nella sua privacy e per tale motivo non deve invaderla con discorsi commerciali”
“lo faremo con mano leggera, dando cioè alla fantasia e all’immagine ruoli predominanti”
ettore massacesi, parlando della rinascita de il quadrifoglio”
IL NATALE, LA SPENSIERATEZZA
Il direttore Ettore Massacesi lo dice chiaramente nel suo editoriale della “rinascita”: “Il Quadrifoglio giunge infatti all’Alfista a casa sua, entra nella sua privacy e per tale motivo non deve invaderla con discorsi commerciali”.
È il segno di un cambiamento.
Niente più interi servizi dedicati alle nuove auto, niente più pubblicità inserite anche negli articoli più “relax”: tanto spazio al lifestyle, anche indipendentemente dalle automobili, alla ricerca di una vita di lusso e divertimenti così tipica degli anni Ottanta.
Ecco allora che il primo servizio è dedicato al Natale, e non a un Natale qualsiasi bensì a una festa da passare nelle città più lussuose del pianeta. New York, Londra, Vienna, Copenhagen…
Neanche un accenno alle Alfa, nel lungo articolo di apertura del nuovo Quadrifoglio!
L’editoriale del direttore Ettore Massacesi è una dichiarazione di intenti che trova il seguito nelle pagine successive.
Tanti gli articoli dedicati al lifestyle, pochi quelli focalizzati sulle automobili Alfa Romeo e sui successi della fabbrica.
Che cambiamento, rispetto agli anni Settanta!
IMPARA L’ARTE…
L’Alfa Romeo torna protagonista del trimestrale quando è il momento di parlare di sponsor e mostre.
In particolare, l’articolo a firma di Viviana Kasam racconta la mostra di Alfa Romeo nella Galleria di Milano durante l’ICSID, la rassegna dedicata al design.
Alfa Romeo viene accostata ad altri brand famosi – come Olivetti e IBM – che già all’epoca sostenevano l’arte e le mostre in nome della propria responsabilità d’impresa e per sostenere la cultura.
Un principio a cui Museo Fratelli Cozzi tiene davvero molto e lo testimonia il nostro progetto Adotta un’auto (se non lo conosci, dovresti!).
COL BISCIONE NEL MIRINO
Bella l’iniziativa de Il Quadrifoglio dedicata a tutti gli Alfisti, un concorso a premi per chi scattava la fotografia più bella alla propria automobile Alfa Romeo.
Facciamo un tuffo negli anni Ottanta dando un’occhiata ai premi in palio: un set di valigie Alfaclub Valaguzza, una autoradio stereo digitale Philips AC 740, degli sci Fischer RC4 Super G, occhiali Alfa Romeo Special Liven International.
COME NASCE UNA SPRINT
Finalmente, verso la fine del Quadrifoglio, spazio alle Alfa!
Si parla della Giulietta Sprint, prodotta a partire dal 1954. A lei l’articolista dedica un pezzo nostalgico, parlando del suo “papà”, l’ingegnere Orazio Satta, e delle sue caratteristiche: cilindrata 1.290 cc (alesaggio e corsa 74 x 75 mm), testata e basamento in lega leggera, carburatore doppio corpo invertito e potenza di 80 CV a 6300 giri. Dettagli importanti ancora oggi per i veri appassionati!
La Giulietta Sprint raggiungeva i 165 all’ora con un’ottima tenuta di strada e una maneggevolezza leggendarie.
Insomma: un Quadrifoglio, quello del 1983, forse meno suggestivo e affascinante ai nostri occhi, ma senz’altro testimone dei suoi tempi!
E tu, cosa ne pensi? Quale versione preferisci?