ELVIRA RACCONTA
Fangio, “Campeon del Mundo!
12 ottobre, 2017
Nel 1950, Juan Manuel Fangio fu ingaggiato dall’Alfa Romeo ed entrò in lizza per il primo campionato del mondo di Formula Uno. La stampa non commentò molto favorevolmente il suo accordo con l’Alfa. In molti si domandarono perché la Casa milanese avesse ingaggiato un pilota straniero. La verità era che l’Alfa non aveva fatto questioni di campalinismo ma aveva solo voluto i migliori.
Fu forse per smorzare le polemiche che il direttore generale, ing. Antonio Alessio, dopo la prima vittoria di Fangio a Sanremo, pronunciò questo discorso alla radio Argentina: “Sono lieto di portare il saluto dell’Alfa Romeo agli sportivi argentini nel giorno in cui il vostro campione Manuel Fangio assume per la prima volta la guida delle nostre macchine sugli autodromi d’Europa. Questo connubio tra il grande pilota argentino e la produzione automobilistica italiana d’avanguardia supera però l’avvenimento sportivo e meccanico per ribadire, attraverso gli oceani che pur sempre meno ci dividono, gli indissolubili legami di fraternità fra i nostri due popoli. E pensando alle origini di Manuel Fangio sono fiero che tocchi ad un figlio di italiani, espresso dalla vostra terra generosa, di difendere in Europa i colori dell’Alfa Romeo antesignana nel mondo del lavoro italiano. Dalla incantevole riviera ligure che diede i natali a colui che primo segnò le vie verso le nuove Americhe, e da dove tanti nostri figli partirono a fecondare del loro lavoro la vostra terra, vada, in questa ora lieta di auguri e di vittoriose promesse, il saluto dell’Alfa Romeo alla gloriosa Nazione Argentina”.
In ogni corsa di queste due annate sportive che lo vide antagonista a Farina, ci furono aspetti importanti, più o meno inconsueti e anche polemici. Durante lo svolgimento del primo campionato del mondo, la stampa italiana accennò a Fangio come possibile vincitore ma si dilungò a dimostrare che per Farina non sarebbe stato impossibile superare l’asso argentino, sottolineando che, essendo le Alfa Romeo vetture di fabbricazione italiana, sarebbe stata “moralmente giusta” la vittoria di un campione italiano. I giornali argentini e la stampa europea non erano dello stesso parere e dimostravano, con classifica alla mano, che avrebbe vinto Fangio. S’insinuò pure, che poiché l’opinione pubblica reclamava un vincitore italiano, la direzione sportiva dell’Alfa sarebbe ricorsa a qualche espediente per venire incontro ai desideri degli sportivi italiani. Vinse Farina e vinse meritatamente perché nessun trucco può far diventare campione chi non ha la stoffa e i meriti.
Fangio si prese la sua rivincita il 28 ottobre del 1951 sul circuito di Pena Rhin a Barcellona. “Campeon del Mundo!” gridarono i trecentomila spettatori al suo giro d’onore. L’acclamarono in spagnolo, la sua lingua madre, e si sentì a casa. Fu un giorno indimenticabile che si concluse tra gli “olè”, le mantiglie e i toreador di Barcellona. La vittoria di due titoli mondiali consecutivi fu motivo di gioia e di grande orgoglio per tutti i lavoratori del Portello; non solo per i tecnici e i meccanici che avevano lavorato instancabilmente accanto ai piloti, ma anche per gli altri, quelli che avevano solo visto i grossi camion color grigio cenere, lasciare lo stabilimento di Via Traiano.
Elvira Ruocco Memoria storica dell’Alfa Romeo grazie alla sua ultra ventennale esperienza presso il Centro di Documentazione Storica Alfa Romeo, è entra a far parte del team del Museo e nella rubrica “Elvira Racconta” condividerà curiosità e aneddoti che non si conoscono o non si ricordano. Ripercorreremo insieme a lei la leggendaria storia dell’Alfa Romeo.